2.1




tapaḥ - svādhyāya - īśvarapraṇidhānāni - kriyāyogaḥ


notare gli effetti


lo yoga sutra 2.1 descrive il kriyāyogaḥ - lo yoga in azione, azione illuminata, né reattiva né compulsiva, ma che emerge dal profondo di noi stessi.  il trinomio che ci porta al  kriyāyogaḥ è: tapaḥ, svādhyāya e īśhvarapraṇidhānāni. tapas è disciplina, sforzo, pratica; svādhyāya è lo studio di noi stessi e dei testi spirituali; īśhvarapraṇidhānāni è accettazione radicale. sforzo e disciplina sono fondamentali per qualsiasi riuscita, ma devono ben accompagnati dallo studio e dall’osservazione accurata dei nostri pattern e condizionamenti per non cadere in vano. l’accetazione radicale è ciò che chiude il cerchio: per imparare dallo studio di sé dobbiamo imparare ad accettare quello che è, esattamente come per dare direzione allo sforzo dobbiamo saperci osservare.

questa pagina sarà dedicata a spunti che nutrono l’azione illuminata, lo yoga di Patañjali, la pratica di ashtanga.

nella ricerca di contrapporre antagonismo, alienazione e separazione questo 2.1 ci ricorda che ci sono strumenti per rimanere equanimi e per agire dal nostro centro, quello vero.

︎ a+g



“la pratica dello yoga deve ridurre sia le impurità fisiche che quelle mentali. deve sviluppare la nostra capacità di autoesaminazione e aiutarci a capire che, alla fine dei conti, non siamo padroni di tutto ciò che facciamo”
︎ yoga sutra 2.1 tradotto da T.K.V Desikachar, in Heart of Yoga, 1995



“tre giorni di pratica a settimana è il minimo per stabilire una sorta di ritmo. quattro o cinque giorni a settimana porteranno guarigione e una crescente vitalità. sei giorni fanno della pratica una compagna di vita.
è molto più effettivo praticare un pochino ogni giorno che fare lunghe pratiche ogni tanto.”
︎ Angela Jamison, from House Recommendations, 2012



“tutto ciò che tocchi
Cambi
tutto ciò che Cambi
ti Cambia.
l’unica verità duratura
è il Cambiamento.
dio
è Cambiamento”.
“la fiducia avvia e guida l’azione, oppure non fa niente”.
︎ Octavia Butler, Parable of the Sower.

quello a cui poni attenzione cresce come scrive Adrienne M. Brown o anche: dove la mente va, l’energia segue.



abbiamo scelta... possiamo creare magia attorno al nostro agire.

“siamo quello che facciamo ripetutamente. perciò l’eccellenza non è un’azione, ma un’abitudine”. 
︎ Aristotele.



“quando preghi, muovi i piedi”.

︎ proverbio africano.